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lunedì 14 febbraio 2011

ACQUA PUBBLICA (articolo "La Stampa" del 14/02/2011 pag.16)


NELLA CAPITALE BOLLETTE AUMENTATE DEL 35% IN DIECI ANNI

Berlino dice “nein” all’acqua privatizzata
Passa il referendum che chiede il ritorno al controllo pubblico

ALESSANDRO ALVIANI
BERLINO

Berlino si prepara a far ritorno all'acqua pubblica. Un referendum
che punta in ultima istanza ad annullare la
privatizzazione parziale della società di gestione dei servizi
idrici si è concluso ieri con un trionfo dei sì: ne servivano
almeno 616.571, ne sono arrivati 665.713. Un risultato
che ha sorpreso gli stessi promotori. In serata, nel tendone
da circo a due passi dal vecchio tracciato del Muro
che hanno affittato per seguire i risultati, si contavano più
giornalisti che sostenitori del referendum. «Ci speravo,
ma nonme l'aspettavo più vista la scarsa affluenza in mattinata»,
racconta Andreas Fuchs, il cassiere del comitato
referendario. «È la prova che si può fare molto anche
con pochi mezzi», aggiunge, ricordando che il comitato disponeva
di appena 12mila euro ottenuti dalle donazioni. A
titolo di paragone: gli organizzatori del referendum sulla
religione a scuola, fallito due anni fa, avevano raccolto centinaia
di migliaia di euro. «Un bene essenziale come
l’acqua non può essere fonte di profitto, vogliamo che torni
in mano pubblica» gioisce il portavoce del comitato,
Thomas Rudek. «È un segnale anche per voi in Italia», si
inserisce la sua collega Dorothea Härlin.
Il referendum chiedeva di pubblicare integralmente il
contratto con cui nel 1999 il Land di Berlino vendette alle
società RWE e Veolia il 49,9% dell'azienda dei servizi idrici
comunali (Berliner Wasserbetriebe). Stando a Rudek, dal
2001 le tariffe dell'acqua sono salite del 35% e oggi sono tra le
più alte in Germania. A Berlino un metro cubo d'acqua costa
5,12 euro, a Colonia 3,26. Su pressione dei promotori,
il Comune ha pubblicato a novembre circa 700 pagine
del contratto di privatizzazione parziale: da esse emerge
che la città ha garantito alti margini di guadagno a RWE e
Veolia. Non solo, ma dal 1999 al 2009 RWE e Veolia hanno
incassato più utili di Berlino (1,3 miliardi contro 696 milioni),
e questo sebbene la città- Stato detenga il 50,1% della
Berliner Wasserbetriebe. Secondo indiscrezioni stampa,
nel 1999 vennero firmate altre cinque intese i cui contenuti
sono ancora oggi segreti. Ora il parlamento del Land dovrà
votare una legge sulla pubblicazione integrale del contratto
di privatizzazione. In caso di rifiuto il comitato referendario
è pronto a fare ricorso. Il suo obiettivo ultimo resta
però quello di riportare interamente la BerlinerWasserbetriebe
nelle mani pubbliche. Evitando al tempo stesso di replicare
quanto è successo nella vicina Potsdam, dove la società
di gestione dei servizi idrici è stata rimunicipalizzata
dieci anni fa ma i prezzi sono aumentati e oggi un metro
cubo d'acqua costa più che a Berlino: 5,82 euro.
Sabato il governo cittadino aveva dichiarato inutile la consultazione.
Ieri sera il sindaco Klaus Wowereit ha provato a
contenere i danni. L'esito conferma la nostra politica, ha
spiegato. Berlino è infatti in trattative con RWE per riacquistare
la sua quota nella Berliner Wasserbetriebe.