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venerdì 4 marzo 2011

Il geologo Mario Tozzi ( La Stampa, 4 marzo 2011 pag. 15)


"No al nucleare perchè le scorie sono eterne"

Purtroppo nessuna delle ragioni addotte dai fautori del ritorno all'energia nucleare è soddisfacente.
Dico purtroppo, perché tutti vorremmo energia a buon mercato, innocua e infinita. Ma questo
non è certo il caso del nucleare. Abbiamo riserve di uranio per forse un cinquantennio, ma a patto
di non accendere nuovi reattori, altrimenti dureranno molto meno, magari meno degli altri combustibili
geologici (anche l'uranio lo è). Una centrale nucleare costa quasi 10 miliardi di euro, che potrebbero
essere meglio impegnati nel risparmio energetico e nella migliore efficienza: coibentare bene le abitazioni, per esempio, ridurrebbe le emissioni inquinanti di quel terzo dei consumi (che sono quelli domestici) di circa la metà, consentendo di non costruire nuove centrali di alcun tipo. E' come se avessimo una vasca in cui mantenere costante il livello dell'acqua nonostante si aprano dei buchi: conviene metterci altra acqua
oppure riparare i buchi? Poi c'è il problema non risolto delle scorie, che restano potenzialmente pericolose molto a lungo: in nessun posto al mondo si sa dove metterle per sempre. Infine nessuno sa quanto costa un kWh nucleare, perché tutti i costi esterni (dai possibili incidenti fino all’«inertizzazione» delle scorie) possono
essere calcolati soltanto a fine vita degli impianti e del combustibile, cioè fra alcune decine di migliaia di anni.
E certo non li pagheranno i costruttori, ma i cittadini. Compresi i contrari.

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